Gli imprevisti sfortunati della vita, i cambiamenti inevitabili, ma anche il raggiungimento di obiettivi a lungo desiderati possono alimentare emozioni e pensieri difficili da comprendere e sostenere. Affrontare gli eventi della vita e i sentimenti che ne conseguono è spesso faticoso, può essere doloroso e può creare disorientamento.

Concedersi del tempo per riconoscere i propri pensieri ed emozioni è qualcosa che si può fare da soli o con i propri amici e familiari. Talvolta, però, per la natura stessa degli interrogativi rivolgersi ad un interlocutore esterno può facilitare il processo di comprensione e crescita.

Il sostegno psicologico è l’ascolto, attivo e consapevole, offerto a chiunque riconosca il bisogno di ascolto e dialogo che emerge naturalmente nel corso della vita.

L’ascolto professionale è spesso un punto di svolta per potere riconoscere, accogliere e sviluppare pensieri scomodi.
Nell’ottica della Manutenzione creativa mi piace definirla Manutenzione ordinaria.

I colloqui psicologici sono uno spazio di comprensione e crescita che può essere utile per affrontare i momenti difficili che normalmente accadono nella nostra vita.

IN COSA CONSISTE

Il sostegno psicologico consiste in un percorso, della durata di pochi incontri o più lungo, di colloqui psicologici. Il primo colloquio è un momento di incontro nel corso del quale poter presentare allo psicologo l’interrogativo, il malessere, la condizione che richiede attenzione. Una volta determinata di comune accordo l’opportunità di un percorso sostegno possono seguire ulteriori colloqui. Il dialogo fra psicologo e interlocutore è caratterizzato dall’ascolto, dal non giudizio. Lo psicologo ha la funzione di aiutare la persona a comprendere meglio se stesso e gli altri e di sostenerlo e supportarlo nell’individuare la propria strada.
Lo psicologo non fornisce soluzioni, consigli e non si sostituisce all’individuo nel decidere cosa è meglio fare per se stessi. Fornisce invece un ascolto attento e partecipe, un punto di vista esterno e interessato al benessere della persona, offre informazioni, osservazioni e pareri professionali basati sulle conoscenze ed esperienze.

LO PSICOLOGO

Lo psicologo è un professionista che ha conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia ed è iscritto all’Albo dell’Ordine degli Psicologi. 

Ha quindi una preparazione teorica completa, una esperienza professionale ed ha superato un esame di abilitazione.

L’oggetto di studio è l’essere umano, nel suo complesso di dimensioni emotive, cognitive, relazionali, sociali, ad ogni età della vita. Il suo intervento, basato su queste conoscenze mira a “promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità”, come riportato dal codice deontologico.

Lo psicologo “opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace.” (Codice Deontologico degli Psicologi italiani)

DOMANDE SUL SOSTEGNO PSICOLOGICO

Chiunque può avere bisogno di un confronto per comprendere le proprie emozioni e pensieri e per stare meglio in momenti della vita che richiedono una particolare cura.

Il sostegno psicologico può affiancare le risorse già presenti di fronte ad eventi imprevisti, dolorosi o semplicemente intensi e sorprendenti.

Il percorso di colloqui ha durata variabile e può essere di soli 4 incontri o accompagnare la persona per un periodo più lungo di difficoltà o cambiamento. Si può in ogni caso decidere, dopo il primo colloquio, di non iniziare alcun percorso.

Chiedere aiuto è un atto di maturità e  di cura verso se stessi e le proprie relazioni, è spesso un modo per utilizzare ed attivare al meglio le proprie risorse, con la collaborazione di un professionista competente. 

I percorsi con la fascia adulta femminile comprendono l’intervento psicoterapeutico o il sostegno psicologico in situazioni di sofferenza psichica, di patologie organiche lievi o gravi, di difficoltà relative a cambiamenti nell’assetto familiare, di coppia, lavorativo, economico, (quali a titolo di esempio: separazioni, divorzio, gravidanza, disturbi sessuali, cura di figli o genitori malati, cambiamento, perdita o assenza di lavoro, conflittualità o molestie sul luogo di lavoro, isolamento sociale), difficoltà relazionali e altre condizioni. Dove opportuno i percorsi vengono sviluppati in collaborazione con servizi o professionisti indicati per una presa in carico multi professionale.